Descrizione
Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi interpretano una narrazione che intreccia musiche e parole, ragionamenti e canzoni, come fosse un unico testo, con la musica ad aiutare gli slanci lirici ma anche a fare da contrappunto ai momenti ironici.
Una narrazione da vedere e da ascoltare, in quella forma che accomuna chi racconta con parole e con musica.
Una narrazione per non lasciare sola l’ape e gli apicoltori nella lotta contro quel nemico moderno, intelligente, ma molto letale, che abbiamo contribuito, direttamente o indirettamente, a creare.
Una narrazione per scoprire un piccolo mondo che vive accanto a noi e che regala a chi lo sa osservare preziosi consigli, per il presente e per l’avvenire.
Le api esistono da milioni di anni, prima ancora dell’arrivo dell’uomo. Ma oggi, in diversi paesi del mondo, sono in crisi. Che cosa sta succedendo? Cosa è cambiato? E cosa c’entrano la vita del chimico Justus Von Liebig, il modo di coltivare la terra e di alimentarsi con l’attuale diminuzione delle api negli alveari?
La Solitudine dell’Ape è un racconto-canzone che mette insieme i tasselli di questa storia, proponendosi di dare delle risposte, di superare luoghi comuni, di informare, di stimolare una ribellione al sistema della monocultura e del profitto a tutti i costi.
Lo spettacolo ha visto unirsi apicoltori, attori, scrittori, musicisti, disegnatori e visionari con l’obiettivo di rappresentare lo scollamento dell’uomo da ciò che lo circonda e da se stesso attraverso il racconto della solitudine dell’ape (che è anche paradigmatico della nostra solitudine): un attore-narratore, Andrea Pierdicca, e un gruppo non solo musicale, gli Yo Yo Mundi, cercano di ricollegare i fili invisibili che uniscono i destini dell’uomo a quelli dell’ape e degli altri essere viventi del nostro pianeta. Perché anche la scomparsa di piccolissimi organismi viventi è un fatto che ci riguarda: sono loro, insieme alle piante, a fare il lavoro duro e invisibile di assicurare la permanenza della vita sulla terra.
La Solitudine dell’Ape è il frutto di un processo di elaborazione collettiva che nasce da un’intuizione di Paolo E. Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi, che dopo aver scritto e musicato con il gruppo la canzone omonima insieme al cantautore Alessio Lega, decide di coinvolgere in un progetto più ampio lo scrittore Alessandro Hellmann e l’attore Andrea Pierdicca (i quali, sempre con le musiche degli Yo Yo Mundi, avevano realizzato e portato in scena l’intensa narrazione civile de Il fiume rubato, sull’inquinamento della Valle Bormida).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.